Approcci Terapeutici
TERAPIA SISTEMICO-RELAZIONALE
La terapia ad orientamento sistemico-relazionale si basa sul presupposto che la crescita di un individuo sia influenzata da diverse componenti: personale, relazionale e contestuale. Ripercorrere la propria storia, sottolineando i ruoli dei diversi membri della famiglia e le coincidenze temporali degli eventi, permette di meglio comprendere le radici delle modalità relazionali attuali e dell’eventuale disagio. Comprendere diversamente gli eventi del passato permette di sperimentare – nella relazione terapeutica in primis – un modo relazionale nuovo, più sano e più piacevole. La terapia può essere individuale o di coppia.
Per approfondire:
Scuola Mara Selivini
Istituto Europeo di Formazione, Consulenza Sistemica e Terapia Relazionale
Chi di noi utilizza questo approccio:
Pamela Borelli
Claudia Ara
SESSOTERAPIA
Il Sessocorporeo si basa su un modello di salute sessuale il quale si organizza attorno a 5 componenti della sessualità: fondamentale, fisiologica, cognitiva, personale e relazionale. L’investigazione e l’osservazione di queste diverse dimensioni porterà a svelare e a restituire al cliente la sua “logica del sistema”. Ricordandosi che il corpo e la mente sono entità inscindibili, si inizia il lavoro terapeutico definendo meglio le risorse, le difficoltà e gli obbiettivi della persona, ricorrendo agli strumenti che il Sessocorporeo offre e che attingono a risorse verbali e corporee. La terapia può essere individuale o di coppia.
Per approfondire:
Sexocorporel
Istituto di Sessuologia Clinica Roma
Chi di noi utilizza questo approccio:
Pamela Borelli
Claudia Ara
TERAPIA COGNITIVISTA COSTRUTTIVISTA
L’approccio cognitivo costruttivista ha come obiettivo quello di approfondire la conoscenza di sé. L’individuo costruisce un proprio significato personale di sé e del mondo che lo circonda a partire dalle esperienze e le relazioni che vive nel corso della propria vita. Talvolta l’organizzazione della propria esperienza risulta essere disfunzionale e crea dunque sofferenza o difficoltà. In questo caso il terapeuta accompagna e facilita una rilettura più funzionale, in vista di uno sviluppo delle risorse personali del paziente, grazie alla relazione privilegiata non giudicante e strumenti o metodi specifici.
Per approfondire:
Centro terapia cognitiva di Como
Chi di noi utilizza questo approccio:
Vanessa Romelli-Vicini
EMDR
Il metodo EMDR stimola il cervello a lasciare andare connessioni disfunzionali per crearne di nuove, alfine di vedere diversamente quanto accaduto. Questo processo contribuisce ad un cambiamento di prospettiva e ad un’accettazione di sé e del proprio passato/presente, ridando nuovo movimento alla vita.
Per approfondire:
EMDR Italia
EMDR Svizzera
Chi di noi utilizza questo approccio:
Pamela Borelli
Vanessa Romelli-Vicini
Claudia Ara
Luisa Succetti
TERAPIA COGNITIVO-COMPORTAMENTALE
La terapia cognitivo-comportamentale si basa sul presupposto che ci sia una complessa relazione tra i pensieri, le emozioni ed il comportamento. L’osservazione e l’analisi di questi elementi, così come gli interventi mirati a favorire una relazione più funzionale per la persona, rappresentano la base di lavoro di questo approccio. Ciò favorisce una maggiore consapevolezza di sé, delle proprie risorse e del proprio modo di pensare, percepire, reagire e comportarsi. Attraverso la relazione terapeutica si accompagna il cliente ad una riattribuzione di senso che consente di esperire come da modi di pensare alternativi derivino emozioni meno dolorose e comportamenti maggiormente funzionali per il proprio benessere. L’approccio è orientato al problema, si basa su una collaborazione attiva tra cliente e terapeuta e si avvale di tecniche e strumenti specifici.
Per approfondire:
scuola di psicoterapia ad orientamento cognitivo-comportamentale e medicina comportamentale (Postgraduale Weiterbildung in kognitiver Verhaltenstherapie und Verhaltensmedizin)
Chi di noi utilizza questo approccio:
Luisa Succetti
GESTALT
La Gestalt, il cui fondatore é Friedrich Perls, nasce negli Stati Uniti e si diffonde in Europa negli anni ’40.
Questo approccio considera l’individuo come interdipendente e inseparabile dal proprio ambiente e la vita come ciclica ed evolutiva. Ha come scopo di rimettere in movimento, rendere più fluido e armonioso il rapporto tra la persona e il proprio ambiente. La Gestalt si interessa dunque al nostro modo di relazionarci con noi stessi, con gli altri e con il nostro ambiente, promuovendo l’auto-consapevolezza rispetto alle nostre modalità relazionali. Il tutto lavorando su ciò che è evidente nel momento presente, nell’esperienza di ciò che sta accadendo, a livello sensoriale, cognitivo ed emotivo. Pertanto, favorisce la sperimentazione del cambiamento alla comprensione del perché, la descrizione alle spiegazioni, promuovendo la ricerca di soluzioni. Cerca di attivare le risorse della persona e la sua creatività, al fine di ripristinare la propria autonomia e responsabilità.
Per approfondire:
Centro italiano psicoterapia ad orientamento Gestaltico
Psychologies, la Gestalt thérapie
Chi di noi utilizza questo approccio:
Laure Pedrazzini
L’IPNOSI CLINICA
L’ipnosi è uno strumento molto efficace in psicoterapia ed è caratterizzata dal terapeuta che accompagna il paziente verso un percorso di scoperta di risorse e di potenzialità di cui non è consapevole in modo da indirizzare la propria vita verso ciò che realmente desidera. In particolare, l’ipnosi ericksoniana non è direttiva e prevede un’interazione attiva tra il terapeuta e il paziente. Attraverso tecniche di linguaggio, la trance, le suggestioni si cerca di accedere ai contenuti più profondi della Persona aiutandola ad apportare le modifiche più utili ed importanti per la propria realizzazione. I campi applicativi spaziano dall’ipnosi volta al benessere e all’attivazione di risorse, al trattamento dei disturbi psichici, alla gestione del dolore e di altre emozioni spiacevoli, allo smettere di fumare.
Per approfondire:
Nicoletta Gava
Chi di noi utilizza questo approccio:
Claudia Ara
LA MEDIAZIONE FAMILIARE
La mediazione familiare rappresenta un percorso che accompagna i partner alla separazione e al divorzio in maniera non antagonistica. Se una coppia non ha ancora deciso di separarsi, ma sta vivendo un momento conflittuale, lo spazio di mediazione rappresenta un luogo protetto e sicuro nel quale affrontare le problematiche familiari, riflettere sulle risorse e scoprire nuove soluzioni. Nel caso in cui una coppia abbia deciso di separarsi o sia già separata, attraverso la mediazione si cerca di trovare accordi efficaci sia nelle questioni educative che patrimoniali, tenendo conto dei bisogni di ciascun componente della famiglia, con particolare attenzione ai bisogni dei figli.
Per approfondire:
Associazione Italiana Operatori Sanitari e Sociali – Master
Chi di noi utilizza questo approccio:
Claudia Ara